
 

|
PROLOGO ERETICO
GLI EVENTI SPECIALI
PROLOGO ERETICO. LE
BALADIN, TEO MUSSO E LE BIRRE DA DIVANO
“Sono un provocatore,
rifiuto alcune convenzioni legate alla cultura del gusto e con la mia birra
voglio creare paradossi. Io stesso lo sono: per la scuola italiana sono un
ignorante, ma nonostante ciò mi chiamano spesso a insegnare, a tenere corsi
anche all’università.” E’ con questo spirito e con la sua ineguagliabile tenacia
che Teo Musso dà vita nel 1986 al “Baladin” un locale dove la fanno da padroni
la buona musica e l’ottima birra (non qualunque, ma una selezione delle migliori
birre del mondo). Sempre fedele a questo connubio, musica/birra di alta qualità,
e cavalcando il motto “Gusto in evoluzione”, dieci anni dopo, nasce la prima
birra baladin, la “Super”, tipica birra d’abbazia, frutto della scuola belga
seguita da sempre da Teo. A questa seguono altre birre e altrettanti progetti
che Teo Musso porta avanti con successo grazie in nome dei suoi tre grandi sogni
-
LA
BIRRA : definito un alchimista del grano, Teo a tutt’oggi produce 6 birre in
bottiglia (SUPER, ISAAC, NORA, WAYAN, NOEL, ELIXIR), 5 birre in fusti (PILS,
AMBRATA, BRUNE, SPECIALE, NORA) e 1 SIDRO (in collaborazione con la CIDRERIE
DE SAVOIE) tutte sotto il marchio baladin. 3 birre con il marchio Teo Musso:
la XYAUYU (…il gusto in assoluto più in evoluzione…), la LURISIA SEI e la
LURISIA DIECI (in collaborazione con le fonti Lurisia). Ed infine un
bicchiere, TEKU, studiato da Teo e Kuaska (più alto intenditore italiano di
birre italiane e dal mondo),studiato allo scopo di esaltare ogni più piccolo
particolare delle birre, sia esso negativo che positivo.
-
LA
MUSICA: i concerti del mercoledì sera del baladin, il festival “Musica &
Dintorni” ormai giunto alla sua ventunesima edizione e la scuola di musica
“Scala del Re”, tutto nato in seno all’Associazione Culturale Baladin
concepita da Teo e da alcuni “compari” con l’unico scopo di promuovere la
cultura nel suo concetto più ampio
-
LA
VOGLIA DI STARE CON LA GENTE IN ARMONIA: per questo esiste il Baladin e per
questo ben presto si realizzeranno altri sogni meravigliosi………la Casa Baladin
“KAOHINAMI”, in hawaiano significa “raccoglitore di cose belle”, ed è proprio
questa l’essenza del nuovo micromondo che sta creando Teo affinché le persone
che vi giungano possano trarre dalle cose belle che trovano altre cose belle
da lasciare, in modo da rimpinzare continuamente la Kaohinami di Teo!
BENI ALTMULLER E LA LANGA
EVENTO SPECIALE FUORI CONCORSO anteprima mondiale
BENI
ALTMÜLLER Johanna Tschautscher, Austria 2007, 62’
GOLDEN
GIRLS FILMPRODUKTION Languages: German/Italian Italian Subtitles
Ritratto del pittore, architetto e designer austriaco BENI ALTMÜLLER. Il suo
percorso creativo ha inizio nei primi anni 70 con metallo plastica, involucri
corporei, architettura e designer. Negli anni 90 comincia ad occuparsi del vino
e il Piemonte diventa il suo nuovo luogo di lavoro. Il film mostra una parte
della sua opera in quel periodo ed esplora la dimensione filosofica dei suoi
soggetti attuali: il cambiamento, lo spazio aperto. La qualità
artistica, come la qualità nel vino e nel gusto, è una dimensione di questo
film, dato il rapporto di “scambio” tra componenti corporali, fisiche, e
relazioni umane in genere.
Johanna Tschautscher. Nasce nel 1968, si diploma in Recitazione nel 1992
a Vienna, studia Philosophy and Literature all’ University di Vienna, scrive
alcuni lavori teatrali, frequenta diversi Workshops di recitazione a Berlino e a
Parigi, lavora per il “wiener taschenoper” una free opera di gruppo con diverse
mansioni: asistenza alla Direzione, assistenza alla Produzione, scrittrice,
assistente tecnica, alle luci, al suono, e comincia a lavorare come attrice nel
1991. Nel 1993 scrive, produce e dirige il suo primo dramma teatrale a Vienna,
ma interrompe la sua carriera per la nascita del suo primo figlio. Incoraggiata
da parecchi critici, incomincia un periodo di scrittura intensiva.
Nel 2000 il dramma The Mother That Does Not Exist è
presentato a Vienna. Dopo il romanzo The Garden in the Dessert ,
si concentra sui film a soggetto e va in Sicilia per alcune ricerche e scrive il
romanzo e la sceneggiatura di The Seven Raves. Nel 2002 entra a far parte
di Sources in Finlandia per documentaristi e lavora al documentario
Nobody Mingled With Nothingness: Identity and Organized Crime, che finisce
nel 2004. Tra il 2004 e il 2007 dirige parecchi altri film: nel 2005 Franco
Accursio Gulino, Serbia Report, Rumania Hope, Adalbert
Stifler; nel 2006: Beni Altmüller, Quanti soggetti tu sei ?
Attualmente le opere in circolazione sono il romanzo Jeanne d’Arc sul
terrorismo, il ritratto biografico dell’artista austriaco/tedesco Heinz
Baummüller, e un documentario cinematografico di 90 minuti sui Clandestini,
illegali in fuga dall’Africa in Europa.
INCONTRO D’ANTICHE ERESIE
Tavola Rotonda
Puslen cremar que renunciar. Meglio bruciare che rinunciare (antico detto
cataro)
Con Ines Cavalcanti, Maurizio Rosso (autore, tra l’altro, del romanzo Il
Castello dei Catari) , Paolo Secco, Maria Soresina (scrittrice, sostenitrice
del Dante cataro) . Coordina Donata Inglese
In collaborazione con Chambra d’Oc Valadas Occitanas
Finalmente Monforte d’Alba e i paesi occitani si incontrano. Accomunati da un
passato di eresia e condanna, non avevano, sino ad ora, trovato il modo e il
tempo di trovarsi. Il nome di Monforte ricorre spesso tra tutti coloro che si
interessano di eresia. La studiosa francese Anne Brenon afferma che i primi
roghi in Europa furono accesi per gli eretici di Orleans e di Monforte d’Alba.
La nostra amica Ines Cavalcanti, a proposito di eresie, dice che
tutti parlano di Monforte, ma i monfortesi non compaiono mai. Nel testo L’Histoire
des Cathares l’autore, Jean Duvernoy, afferma che rispetto al suo
diffondersi nella Francia Meridionale, l’eresia catara era comparsa con molti
anni di anticipo a Monforte, che definisce una località disparuedesormais
desparu du diocèse d’Asti. Monforte, però, non è scomparsa, non ha
dimenticato il suo passato ( ci sono state rievocazioni storiche che hanno
coinvolto tutto il paese e due spettacoli nell’auditorium Horszowski) e ora,
grazie all’azione di pubbliche relazioni della scrittrice Maria Soresina e alla
vitalità di una donna come Ines Cavalcanti inizia questo percorso di
avvicinamento tra antichi eretici
L’idea prende avvio dalla pubblicazione del libro “Menú
d’0ccitania”, che presenta 18 donne celebri della storia occitana, a ciascuna
delle quali viene dedicato un originale menú pan occitano, con piatti che
spaziano dalle Alpi ai Pirenei. La pubblicazione, che presenta la lingua, la
storia e la cultura dell’Occitania in uno spazio europeo contemporaneo
sottolineandone la vitalità e le potenzialità che ne possono emergere in una
proposta turistica di qualità e di ampio respiro, è scritta a due mani da Andrée
Bertino e Fredo Valla, si presenta in quattro lingue: occitano, italiano,
francese e inglese ed è una creazione artistica di Marie Voillat di Tolosa.
Mentre in campi quale quello della musica, delle danze o della lingua c’è stato
un lavoro importante di proposta pan occitana, per quanto riguarda la cucina
questo è la prima iniziativa che metta insieme ricette tipiche di tutta l’Occitania,
dalle ostriche di Arachon all’agnello sambucano, dalla frittata ai tartufi del
Perigord alla zuppa di pesce alla marsigliese.
Percorso cinematografico
LE STRADE DELL’OCCITANIA Matteo Bellizzi, Italia 10’ Aisone.
Stefilm
VOUTZ E MORRES D’OCCITANIA Paolo Ansaldi, Italia 2007, 10’
THE BURNING TIMES/ I TEMPI DEI ROGHI Donna Read, Canada 1990, 55’ v.o.
sott.
Mostra
FREMAS D’OCCITAN. Ritratti e ricette di 18 donne occitane. Dipinti di 18
celebri donne d’Occitania realizzati della pittrice Marie Voillat.
Consegna del Premio LA CONTESSA BERTA (1° edizione). La giornalista
Mariarita Macchiavelli consegnerà il premio ad una donna che abbia realizzato il
proprio sogno o contribuito a realizzare quello di altre donne
Il
Camper Viaggiante
Il camper viaggiante “ÒC, Libri in viaggio”, guidato da Roberto Berretta,
è un progetto di animazione territoriale ideato dalla Chambra d’òc in
collaborazione con Fusta Editore di Saluzzo e propone un’animazione culturale e
un servizio informativo dedicati alla lingua e alla cultura occitana, alla
cultura locale, al catarismo e alla spiritualità. L’idea forte è quella di
portare direttamente la cultura occitana e locale nei territori che desiderano
offrire alla popolazione e ai turisti un’occasione di incontro con un’editoria
che troppo poco gode di visibilità nelle librerie e nei mass media.
|
|