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CONVEGNO
IL CONVEGNO
“LE RISORSE
DELLO SPRECO, LO SPRECO DELLE RISORSE….”
IL SORRISO DEL GRANDE TENTATORE
Chiesa di San Sebastiano Serralunga
d’Alba
Sabato 9 giugno alle ore 16,00
Uno degli scopi del Food in
Film Festival è quello di attivare discussioni su temi essenziali per la
salvaguardia dell’ambiente e del patrimonio umani.
Nella prima edizione il
convegno “Terra e Pace” ha dibattuto, con esperti del settore, il tema
della responsabilità sociale nell’impresa agroalimentare”; nella seconda “il
Gu(a)sto del territorio” è entrato in queste tematiche studiando con
attenzione la trasformazione in atto da vari decenni, diventando un’occasione
per sensibilizzare alla cultura del territorio e del paesaggio.
Anche nella 3° edizione si è mantenuta la stessa
linea per parlare del consumo delle risorse del territorio. “L’acqua,
diritto o conflitto?” ne era il titolo. L'acqua è una risorsa
primaria essenziale. Uno degli obiettivi del millennio per le Nazione Unite è
quello di ridurre il numero della popolazione che non ha accesso adeguato
all’acqua, mediante il recupero e la protezione delle risorse naturali, al fine
di garantirne la disponibilità e l’accesso sostenibile. L'acqua è un bene
comune, un diritto umano universale e inalienabile o è una necessità che va
soddisfatta mediante un servizio, soggetto quindi alle leggi del mercato?
Nei paesi sviluppati si vive in un mondo opulento,
abbondante. Si mangia troppo e male. Il nutrirsi ha perso il proprio significato
ancestrale, non si mangia più per vivere, ma si vive per mangiare. Il passo è
breve: non si consuma più per vivere, come sarebbe logico, ma si vive per
consumare. Cibo, vestiti, tempo, luoghi, …In uno spreco di energie, soldi,
risorse. Il tema del 2007 “Le risorse dello spreco, lo spreco delle risorse….”
parla del prodotto scartato, quello che non viene offerto, né dunque può essere
domandato, e quindi non giunge al mercato. L’economia del surplus e
dell’abbondanza, e del deficit e della scarsità, ha a che fare con una non
offerta e una non domanda. Da un lato l’economia produce dei surplus,
dall’altro la società risulta in deficit, almeno la maggior parte. La
trasformazione dello spreco in risorsa incontrerà sempre molti ostacoli, cita
Andrea Segrè nel significativo Lo spreco utile. Il libro del cibo solidale. “Il
prodotto che viene sprecato perché non è più vendibile è considerato, a tutti
gli effetti e da tutti i punti di vista, un vero e proprio rifiuto”. Bisogna
dimostrare che i prodotti recuperati e donati sono esattamente identici a quelli
che acquistiamo normalmente.
Ad Ipotesi Cinema – la scuola-laboratorio creata
da Ermanno Olmi e Paolo Valmarana – negli anni 90 un esercizio solito era quello
di costruire un filmato con gli scarti delle pellicole prese direttamente dai
cestini. Uno straordinario esercizio sulle capacità creative. Questo è uno dei
motivi della presenza di Mario Brenta, da sempre direttore tecnico della
storica scuola e autore di preziosi film che hanno conservato il dono del
rispetto dell’ambiente e delle risorse. Con lui Emilia Patruno,
giornalista attenta e straordinaria ideatrice e curatrice di un progetto sul
recupero degli scarti alimentari in carcere. “Avanzi di galera”.
E parlando di cibo come non pensare all’enorme
spreco di una risorsa imprescindibile dall’uomo – l’acqua – con la presenza
concreta, secca di Emilio Molinari, presidente del Comitato Italiano per
un Contratto Mondiale sull'acqua, che alla lotta allo spreco sta dedicando molte
energie e che affronterà il tema Risparmio dell'acqua e nuovi modelli di vita
e alimentazione. E le risorse naturali? Le grandi foreste, l’energia, la
luce, specie in America Latina. Rodrigo Diaz, ideatore di parecchi dei
festival cinematografici latinoamericani italiani e latini, ci porterà
l’esperienza latina, la cui sinergia collettiva sta diventando una delle chiavi
per affrontare e trovare soluzioni compatibili ai problemi dello spreco. Lara
Giordana, infine - laureata in Antropologia Culturale ed Etnografia presso
l’Università degli Studi di Torino con una tesi intitolata Carne e ossa.
Antropologia del riciclo, in cui analizza le manipolazioni subite dai
cadaveri in alcune società dell’Oceania - affronterà un tema quanto mai
singolare e attualissimo: ciò che resta dopo la morte, un resto cui rimane
attaccata la memoria, ma anche uno scarto, un rifiuto che suscita orrore e
repulsione. Il corpo morto non può rimanere tra i corpi vivi, perché la sua
disgregazione minaccia la loro integrità: il cadavere immondo va allontanato
dalla società. Tuttavia, il corpo morto non può essere semplicemente
abbandonato, poiché conserva un irriducibile residuo di umanità, un residuo
troppo prezioso per andare perduto. Proprio come i rifiuti, il cadavere è
sospeso tra l’essere e il nulla, è ancora qualcosa e, proprio come i rifiuti,
può essere riciclato. Moderatore sarà Luis Cabases, giornalista, sindaco
di Serralunga e uno dei promotori dell’Unione di Comuni di Langa e del Barolo.
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