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Competizione
CONCORSO
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Le
Langhe del gusto e della visione
Rassegna competitiva internazionale riservata a 5
lungometraggi d’autori contemporanei inediti, non distribuiti in Italia,
valutati da una Giuria composta da personalità del cinema e della cultura
enogastronomica e del territorio. Continua, rispetto al 2006, l’assenza di film
asiatici, ancora gli europei e, per la prima volta tre film italiani, uno sul
vino, l’altro sull’acqua e l’ultimo sull’eresia ed uno cubano. CINEMA, TERRE,
GUSTO, il trait d’union che li accomuna. Il film cubano ha diversi protagonisti,
in una Habana concreta e finalmente non solo turistica, alle prese con la
quotidianità della vita e le incongruenze del territorio a cui appartengono. Il
film greco descrive la vicenda di un uomo che attraverso un piatto speciale,
arriverà a sciogliere i nodi della propria infanzia.Segno dei tempi? Storie di
gente che lavora, crea e sopravvive grazie all'industria e nell’industria
alimentare. Il food come possibilità di sopravvivenza a largo raggio,
come luogo di convivio, ma anche e soprattutto di consumo, spesso inutile e
sfrenato. I lungometraggi continuano ad essere scelti con la stessa attenzione
con cui lo chef seleziona gli ingredienti più raffinati per stupire i propri
ospiti. L’enogastronomia d’autore, il mondo del vino, il paesaggio unico, la
storia da ripercorrere lungo il circuito dei castelli, l’ambiente da scoprire,
fanno da cornice a questo mix accattivante e goloso. La selezione conferma
l’obiettivo sociale di mettere a confronto e approfondire usi, riti, costumi di
culture diverse. Il cinema come momento artistico contemporaneo si presta
ottimamente ad essere mensa comune di trasmissione delle diversità:
cinema e cibo come patrimoni territoriali e culturali, entrambi intensi e
generosi momenti di fruizione collettiva. Un cinema che diventa cibo di incontro
e di conoscenza e si fa portavoce dei mutamenti di un’epoca.
Le pellicole sono presentate in lingua originale
con i sottotitoli in italiano e proiettate nelle sale di antichi castelli, nelle
cantine o in location messe a disposizione dai Comuni.
Le proiezioni avverranno a Barolo, Castiglione
Falletto, La Morra, Monforte e Serralunga d’Alba nelle cantine o nelle sale
messe a disposizione dai Comuni. Gli sponsor sono Comuni o associazioni di
produttori che “adottano i film in concorso unendo il proprio marchio a quello
della pellicola.
Le pellicole selezionate
- COME LE FORMICHE – WINE AND
KISSES,
Ilaria Borrelli, Italia 2007, 85’ anteprima nazionale
Questa commedia agrodolce
racconta di due sorelle, Sveva e Desideria, che si trovano ad un bivio:
nonostante il destino le porti a tradirsi a vicenda con i rispettivi mariti,
rimangono comunque unite per salvare l'azienda agricola dove sono cresciute e
dove sono radicate le loro passioni. Le due sorelle si trovano in dissidio tra
l’amore romantico e quello per il proprio lavoro: nel caso di Desideria l’amore
per i cavalli, che alleva tenacemente per vincere alle corse, nel caso di Sveva,
l’amore per un antico vino, il Rubro, per il quale si deve battere contro il
mondo intero. Ed è la prima volta che un vino, e che vino, entra con assoluta
dignità nel cast, tra gli interpreti principali. Non è una comparsata o un
semplice accompagnamento ma molto è costruito attorno a lui, alla sua presenza,
al suo essere un io narrante, ricco di storia e di sfumature.
Olga Malea,
Grecia 2005, 88’ anteprima nazionale
Nonostante il suo successo con le donne Manos, venticinquenne, evita il sesso.
Per fuggire dagli ardenti inseguimenti delle donne, parte per il suo villaggio
per qualche giorno. Lì trova suo zio che si apparta a mangiare dolci al miele in
compagnia di un ragazzino di dieci anni. Potrebbe non esserci nulla di equivoco
nella scena alla quale Manos ha assistito ma lui teme che suo zio abbia altri
scopi… Con Fenia, una ragazza di 22 anni che lavora in una ditta di pompe
funebri, e Mirakaki, un maialino goloso di torte al miele, Manos cerca di
smascherare la vere intenzioni dello zio. Manos si innamora di Fenia, mentre
Marikaki continua a fare buffonate in giro per il villaggio. Che ne uscirà dalla
relazione tra Manos e Fenia? E saranno confermati i sospetti di Manos su suo
zio? Nell’azione più allegra, la salvezza arriva con una padella di dolci al
miele.
Fabrizio Cattani, Italia 2006, 60’
Felice è uno schizofrenico
quarantenne che vive in una masseria isolata nella campagna alla periferia di
Matera. Quando comincia ad utilizzare le sue doti di rabdomante per aiutare i
contadini del luogo nella ricerca dell'acqua, che scarseggia, si scontra
violentemente con gli interessi di Tonino, un malavitoso che tiene sotto scacco
tutta la zona. Un giorno alla masseria arriva Harja, una venticinquenne che
viene dall'Est Europa. In realtà Harja è la donna di Tonino che, rimasta
incinta, sta fuggendo perchè vuole far nascere suo figlio al sicuro. L'incontro
tra i due, entrambi soli, bisognosi d'affetto e con un passato duro da
dimenticare, li segnerà profondamente...
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MARTHA, MEMORIE DI UNA
STREGA
Giovanni Calamari, Italia 2006, 60’
Dura e imponente come le
Dolomiti. Dolce e fragile come i sentieri che tagliano l’altipiano dello Sciliar.
Martha è lo specchio di una montagna antica fatta di tradizioni, di fiabe, di
erbe profumate, di fatica e di solitudine. Nasce a Bolzano e cresce a
Castelrotto, un delizioso e ordinato borgo altoatesino. Troppo ordinato, però.
Martha capisce in fretta di essere fuori posto, di non riuscire a seguire la
strada tracciata per lei dagli altri. Inizia così una lunga e faticosa ricerca
d’identità. Affronta se stessa, il paese, la famiglia con passo deciso, lo
stesso delle interminabili camminate in montagna. Sulle sue spalle, insieme al
peso dello zaino, porta quello delle sofferenze di tutte le donne che, prima di
lei, hanno provato a sgretolare quella gabbia fatta di sassi di prati e di vasi
alle finestre. Martha disegna. Disegna sull’erba, sotto il sole, per fermare il
senso del proprio affanno. Traccia scudi colorati per proteggersi. Balla intorno
al fuoco e racconta storie di fate e di nani. Si spoglia di tutto: vestiti e
paure. In paese la chiamano “la malattia di Martha”. La giovane donna che voleva
i pantaloni alla fine troverà la magia. “Sono una strega”. E poco importa se
qualcuno non ci crede.
Fernando Pérez, Cuba/Spagna 2003, 84’
La Habana non è solo uno
spazio, una sonorità, una luce: La Habana è la sua gente. Questo film racconta
un giorno qualunque nella vita di quella gente, di 10 comuni e reali abitanti
dell’Avana, 10 storie tra le tante possibili; un bambino affetto dalla sindrome
di Down, assistito dal padre vedovo; un infermiere con la vocazione di vedette;
un medico che fa il pagliaccio nelle feste per bambini; un ballerino che
mantiene la madre vedova; una donna che passa le notti controllando che non si
rubino o che non maltrattino la statua di John Lennon che si trova in un parco
pubblico; un vecchio professore del marxismo, ormai in pensione; un quarantenne
che si sposa ed emigra a Miami; un’anziana venditrice di arachidi, che non si
aspetta piú nulla dalla vita; un operaio delle ferrovie che di notte suona il
sassofono in una sala da ballo. Seguendo questi personaggi, Pérez propone
un’immersione profonda nell’AvanOgni personaggio rappresenta la curiosa
diversità che anima la città perché non c’è una sola Habana: ci sono molte
Habanas invisibili e diverse da vivere.
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